Mai una canzone nuova ha meritato di essere definita tale come MILANO NON ESISTE.
Scritta una decina di giorni fa, si è trasformata subito in un’esigenza.
La voglia di pubblicarla immediatamente, come a voler evitare che a lasciarla riposare il tempo la intaccasse, ha fatto sì che un piccolo miracolo prendesse forma.
MILANO NON ESISTE è un regalo novembrino, pervasa da una malinconia prorompente e produttiva, lontana dal sinonimo di tristezza, ma densa di voglia di liberarsi dalle zavorre quotidiane per dare spazio solo alle cose importanti, quelle che ci fanno stare bene.
“Milano non esiste parla della frenesia e della velocità con cui ci troviamo a relazionarci ogni giorno all’interno delle nostre vite, a volte sentendoci soli. Racconta la voglia di mettersi in pausa ogni tanto e di guardarsi intorno scegliendo di dedicare la nostra attenzione soltanto a quelle poche cose che riteniamo davvero importanti. Una città può scomparire e in mezzo ad essa possono rimanere due persone. È un sogno, è una scelta. È come mi sono sentito scrivendola”, racconta Ermal.
Fonte foto facebook Ermal Meta